Quanti nuovi aggettivi affiancano il termine “business”: innovativo, digitale, multicanale …
Concentriamoci sulla nuovissima terminologia “Business disruptive” per spiegarla al meglio: si definisce “disruptive” quando un’azienda rompe col passato, usando l’innovazione tecnologica per creare prodotti e/o servizi capaci di ottenere immediatamente il consenso di un vasto pubblico. Il punto di rottura sta nel cambiamento di strategia: invece di lavorare sulle abitudini consolidate delle persone e sul miglioramento progressivo di prodotti o servizi esistenti, si usa la creatività e l’immaginazione per progettare servizi e prodotti di cui ancora non esiste una domanda e non si percepisce nemmeno un bisogno.
Il denominatore chiave per identificare un business disruptive è comunque la tecnologia digitale, che aiuta le aziende a rinnovarsi e a inventare, analizzare, progettare, testare, implementare, erogare, manutenere, tracciare, controllare e assicurare il business, potenziando le relazioni con i colleghi, i partner, i clienti, i consumatori.
L’epoca attuale è predominata da smartphone e tablet, da social network e app, dal consolidamento della banda larga e del cloud, tutti fenomeni che stanno dando origine a nuove logiche di fruizione di prodotti e servizi. L’ambiente ideale per sviluppare, mediante la tecnologia digitale, nuovi modelli di business.